NESSUNA VOCE DENTRO Un'estate a Berlino Ovest Massimo Zamboni Einaudi - collana Coralli 2017

Ai giovani pensosi, circondati dagli occhiali

Il racconto autobiografico e palpitante
dell’incontro che cambiò la vita di due ragazzi.
E la storia della musica italiana.
Da Reggio Emilia in autostop fino alla capitale tedesca.
È il 1981 e Massimo Zamboni ha ventiquattro anni:
più che scappare dalla provincia è alla ricerca di sé.
Come ogni ragazzo, di ogni epoca.
Berlino, in quella lunga estate, sembra infatti la
città dei giovani, e della musica, della voglia di
futuro, delle case occupate, un mix irripetibile di
intensità e fragilità. E poi c’è il Muro. Entra in
scena sommessamente, quasi soffocato dalla vitalità
dell’esperienza cittadina, per poi impadronirsi
dello spazio e del senso rivelandosi come autentico
co-protagonista del racconto. Nella girandola di
situazioni, tra i giorni a servire ai tavoli di un
ristorante italiano e le notti a inseguire il locale più
underground, si fa strada la consapevolezza che
sia pressoché impossibile uscire dal proprio guscio
identitario.
Fino a quando un incontro imprevedibile altererà per
sempre le coordinate. Da quell’incontro deflagrante
nascerà uno dei gruppi ancora oggi più amati del
panorama musicale italiano, CCCP Fedeli alla linea.

in libreria e online - Einaudi editore
Nessuna voce dentro è anche uno spettacolo teatrale musicale:
NESSUNA VOCE DENTRO
Berlino millenovecentottantuno

di e con Massimo Zamboni

con Angela Baraldi e Cristiano Roversi
Collaborazione a regia e drammaturgia di Mariano Dammacco
Fonica e luci Simone Filippi

Questo il titolo della nuova proposta live di Massimo Zamboni che prende spunto dal nuovo lavoro editoriale  “Nessuna voce dentro. Un estate a Berlino Ovest”edito da Einaudi lo scorso 16 maggio 2017. 

Nessuna voce dentro. Berlino Millenovecentottantuno è un reading musicale pensato per il teatro con canzoni e racconti; è un viaggio; è un dialogo; è un concerto per tastiere, basso, voce, ricordi, luoghi e pensieri. Lo spettacolo ci offre la possibilità di andare in viaggio con Massimo Zamboni, accompagnato dal musicista e compositore Cristiano Roversi e da Angela Baraldi nelle vesti di attrice e cantante, per intercettare immagini e suoni solo apparentemente lontani nel tempo perché  si tratta di storie e musiche dalle quali in parte deriva il mondo, non soltanto musicale, in cui viviamo. Il tutto arricchito dal contributo alla regia e alla drammaturgia di Mariano Dammacco

Un viaggio che ci porta alla Berlino dell’estate 1981, dove, sulle canzoni di Lou Reed, Nico, Kim Carnes, dei DAF, dei Doors, degli Einstuerzende Neubaten, seguiamo un ventiquattrenne che fugge dalla provincia emiliana alla ricerca di qualcosa che ancora ignora. Il suo percorso si intreccia con quello di tutti i giovani europei che nel corso di quell'anno, quasi obbedendo a un richiamo nell'aria, si trasferirono a Berlino ovest, intuendo la peculiarità di quella città, dove la musica, la storia, la cultura, la voglia di futuro, la speranza e l'oscurità si fondevano dando luogo a un mix irripetibile. Il ragazzo insieme al quale proviamo a viaggiare nel tempo e nello spazio è in realtà un giovanissimo Massimo Zamboni e i testi portati in scena sono tratti da “Nessuna voce dentro. Un’estate a Berlino Ovest”