L'UOMO CHE FACEVA
I PAGLIAI
Ermanio Beretti documentario - 15' - 2010

Una casa di paglia

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Regia: Ermanio Beretti.
Testi: Emanuele Ferrari.
Voce narrante: Mara Redeghieri.
Musica: Massimo Zamboni, Cristiano Roversi.
Montaggio: Luca Guerri.
Riprese: Luciano Giansoldati.
Fotografia: Alberto Marastoni.

Francesco Saturni

Questa è la storia dell’uomo che faceva pagliai.

L’uomo che faceva pagliai si chiama Saturni Francesco, è nato a Castellaro nel 1903. Castellaro è un piccolo paese del comune di Vetto. Francesco però ha vissuto per quasi tutta la vita in un posto che si chiamava Al Bui, Casa di Buio, in una casa che si chiamava la Casa Rossa. È un posto isolato in mezzo ai boschi e tra le campagne.

Questa è la storia dell’uomo che faceva pagliai.

Il primo problema in questa storia sono i pagliai. Oggi non ci sono più. Non si vedono più. Allora è difficile raccontare di una cosa scomparsa e che non c’è, di qualcuno che per tutta la vita ha messo insieme con le mani delle cose scomparse.

Delle cose che ora non ci sono più.

Il mio amico Ermanno, che sa e sogna, dice che un pagliaio è una pera in formato gigante. Una pera con un picciolo di legno che somiglia a un palo, una pera senza buccia e con soltanto polpa. Una pera in grande.

Oltre al picciolo i pagliai avevano anche i pendenti, che servivano a fargli tenere la forma. Un pagliaio, una pera senza forma non è più una pera. Allora possiamo forse dire che i pendenti sono gli orecchini delle pere giganti, orecchini fatti di pietre e legni più sottili che davano al pagliaio la sua forma. La forma da pagliaio.

Disponibile presso il Comune di Carpineti (RE).
Ufficio turismo e cultura: 0522/615089.
Email: serv.sociali@comune.carpineti.re.it

Alla Casa Rossa non è mai arrivata una rotoballa. Solo pagliai di fieno. Fatti a mano, dall’inizio alla fine. Pagliai col picciolo e i pendenti. Come devono essere. Qualcuno una volta chiese a Francesco come mai non aveva messo il telefono in casa, per parlare con il figlio ad esempio. E Francesco rispondeva che lui non lo sapeva fare il telefono e allora se non lo sapeva fare non lo voleva il telefono a casa sua.

Se una cosa non la so fare cosa me ne faccio? Diceva.