LA MIA PATRIA ATTUALE Massimo Zamboni (P) & (C) Massimo Zamboni 2022

GLI ALTRI E IL MARE / CANTO DEGLI SCIAGURATI / ORA ANCORA / ITALIA CHI AMO’ / IL NEMICO / TIRA OVUNQUE UN'ARIA SCONSOLATA / NOVE ORE / LA MIA PATRIA ATTUALE / FERMAMENTE COLLETTIVAMENTE / IL MODI EMILIANO DI PORTARE IL PIANTO                                                     

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Massimo Zamboni, Alessandro Asso Stefana, Cristiano Roversi, Erik Montanari, Simone Beneventi, Gigi Cavalli Cocchi, Orchestra a fiato l'Usignolo

Prodotto da Alessandro “Asso” Stefana, storico chitarrista di Vinicio Capossela e qui in veste anche di polistrumentista (chitarre, bouzouki, pianoforte, mellotron, organo…), La mia Patria attuale arriva a più di dieci anni di distanza dall’ultimo progetto solista di Zamboni. Per l’occasione, il musicista e scrittore emiliano ha chiamato a raccolta alcune vecchie conoscenze come Gigi Cavalli Cocchi, Simone Beneventi, Cristiano Roversi e Erik Montanari, già al suo fianco in alcuni dei progetti musicali speciali di questi ultimi anni.

Anche se, in alcuni brani, riaffiorano echi di quelle band che con il nome di CCCP e CSI hanno segnato la storia del punk e del rock nel nostro Paese, con La mia Patria attuale Zamboni inaugura un nuovo percorso della propria carriera artistica, focalizzandosi su una dimensione più cantautorale, con testi di natura più letteraria e la voce come principale mezzo di espressione, avendo affidato le chitarre nelle sicure mani di Asso e di Montanari. Predilezione della forma canzone, ridimensionamento delle chitarre, prevalenza di sonorità acustiche, percussioni vive al posto di ritmi elettronici e un necessario lessico di stretta inattualità. Perché La mia Patria attuale è una fotografia in tempo presente di un Paese incapace di distinguere la propria Storia dall’oblio e che ha lasciato la parola “Patria” alle narrazioni intossicate e incattivite della propaganda. Un paese sempre più schiacciato fra la cronaca nera e la cartolina, incapace di pensarsi al di là degli stereotipi. “Un album dedicato all'Italia in un momento in cui prevale – giustificata – la mancanza di fiducia e di affezione e il sentimento della speranza non è mai stato così flebile nella coscienza dei suoi cittadini” dice Zamboni di un disco che si situa sommessamente all'incrocio tra la rabbia e la disillusione, l'incanto e lo sforzo: “Eppure, esiste un'Italia che sogna, lavora, si offre, studia, sorprende, ci prova. Soprattutto, che non ascolta l'urlo generale. Un'Italia di singoli che operano in microcosmi coraggiosi, parcellari, fatta di talenti spesso silenziosi di cui il Paese attuale non sente il bisogno, di istituzioni e associazioni che conservano nel loro patrimonio genetico l'idea della collettività e devono lottare giorno per giorno contro la sommersione, insistendo di voler esistere”. Un album nato in un periodo difficile per tutti, durante una crisi mondiale che non è riuscita a diventare spartiacque della Storia: “Ho immagini vivide del periodo di lavoro: i viaggi solitari verso lo studio su autostrade deserte causa covid, le autocertificazioni, la pizza mangiata su un cartone appoggiato alle ginocchia, un senso di straniamento imparagonabile ad altre sensazioni conosciute, l’impossibilità di provare assieme agli altri musicisti. Ma forse proprio in questo risiede lo spirito dell’album: nella solitudine di un viaggio lungo l’Italia, affollando quel vuoto con presenze a me care e uguali.”

Distribuito da Universal Music Italia

https://www.librerie.coop/massimo-zamboni-disco-la-mia-patria-attuale/ 

CD BOX: CD + booklet 20 pagine + set di 12 cartoline con scatti fotografici e scritti inediti di Massimo Zamboni

VINILE: colorato grigio, con raccolta fotografie 30x30 cm, scatti fotografici e scritti inediti di Massimo Zamboni

Patria non è parola leggera. Contiene in sé anche il mascheramento delle diseguaglianze, l’esercizio della violenza in difesa di interessi personali o di casta. Ma Patria è ciò che abbiamo, che siamo, presenza immateriale che giustifica l’essenza profonda dei popoli. Perché allora è così difficile pronunciare questa parola per la lingua italiana? A questa domanda sono dedicate le dieci canzoni dell’album.